8 nov 2022
Il settore della pasticceria è spesso pieno di compromessi: texture, gusto, aspetto visivo e durata nel tempo sono solo alcuni degli aspetti che vanno sapientemente calibrati per ottenere prodotti accattivanti da offrire ai consumatori. Quando parliamo di creme da farcitura, ad esempio, la scelta di una tipologia piuttosto che un'altra dipende da molti fattori, in primo luogo le caratteristiche dei prodotti in cui devono essere applicate. Se si tratta di prodotti come i lievitati da ricorrenza, ad esempio, il grande dilemma dei professionisti della pasticceria, è: che crema scelgo per farcire il panettone? La scelta in genere è orientata verso due direzioni: creme anidre, a base grassa, dalla texture corposa e ricca oppure creme idrate a base acqua, più setose e meno consistenti, con la consapevolezza che le prime non sono adatte a prodotti long shelf life come i panettoni, mentre le seconde si.
Per garantire la corretta shelf life di un prodotto farcito, è necessario che la quantità di acqua libera (Activity Water) contenuta nelle creme sia in equilibrio con l'acqua libera contenuta nell'impasto. Qualora non dovesse verificarsi questa condizione, avviene una migrazione di acqua tra impasto e crema, per ricreare questo equilibrio.
Creme idrate e creme anidre interagiscono in maniera molto diversa con l’impasto del panettone.
Le creme anidre (a base grassa), caratterizzate da meno acqua libera al loro interno, tendono ad “assorbirla” e quindi a trarre acqua dall’impasto, rendendolo di conseguenza più secco.
Viceversa, le creme idrate (a base acqua), contenendo per definizione più acqua libera, sono in grado di mantenere l’impasto del lievitato scioglievole nel tempo.
Negli ultimi anni, con l’obiettivo di rendere il panettone ancora più goloso, i professionisti della pasticceria hanno optato per farcire i panettoni con le avvolgenti creme a base grassa, cedendo al compromesso di doverle proporre in un barattolo a parte, compreso nella confezione, che il consumatore può utilizzare per farcire ciascuna fetta, semplicemente spalmandola. Nessun effetto wow, quindi, nessuna eccitazione nel tagliare il panettone e scoprire come si presenterà al suo interno, con la crema “siringata” in modo tradizionale lungo tutta la fetta.
Puratos, ha fatto di questo compromesso una delle sue più grandi sfide e, attraverso tecnologia, esperienza e scelta oculata degli ingredienti e dei processi, ha dato vita ad una gamma di creme davvero unica nel suo genere in grado di stupire tutti, dal pasticcere al consumatore finale: Cremfil Ultim.
Cremfil Ultim è la gamma di creme idrate post-cottura in grado coniugare la golosa texture delle creme anidre con le performance delle idrate. Grazie alla loro calibrata attività dell’acqua e all’innovativo processo di realizzazione, mantengono il panettone (e non solo) umido e soffice nel tempo.
Gusto naturale e ben calibrato sono le caratteristiche principali di queste creme che, a differenza di molti ingredienti sul mercato dedicati a prodotti a lunga conservazione, non hanno un retrogusto di alcol, spesso percepito troppo forte e poco piacevole dal consumatore.
I gusti disponibili sono Cacao&Nocciola e Pistacchio, tra i preferiti sul mercato, in cui gli ingredienti base sono esaltati e rendono il panettone gustoso e dal gusto equilibrato.
La gamma è una vera a propria rivoluzione sul mercato dei lievitati e cake a lunga conservazione e una volta provata sui panettoni o su altri altri prodotti in post cottura sarà difficile farne a meno. Se vuoi sapere di più su Cremfil Ultim o richiedere una campionatura per provarla, scrivici qui: