Master Puratos con Morgan Clementson

12 mar 2018

Panificazione
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La scorsa settimana abbiamo ospitato in Italia Morgan Clementson, International Technical Advisor Bakery di Puratos Group, che è stata la protagonista di demo e training all’interno dei nostri Innovation Center di Parma e di Torino e presso il nostro partner Dulca srl di Rimini.  

Durante gli appuntamenti, Morgan ha trasmesso ai partecipanti la sua grande passione e conoscenza dell’arte della panificazione e del lievito naturale utilizzando prodotti come O-tentic Tutto Pugliese, O-tentic Mediterraneo e Softgrain.

Un' esperienza formativa importante per i panificatori presenti che hanno potuto osservare e apprendere nuove tecniche di produzione e lavorazione dei loro prodotti finiti.

Abbiamo voluto intervistarla per sapere di più su di lei e sul suo lavoro; questi sono alcuni stralci significativi della sua intervista:

Morgan, cosa ti ha spinto ad intraprendere la carriera nel mondo della panificazione?

A 27 anni lavoravo in Porche. Guidavo automobili stupende e ho conosciuto persone altrettanto fantastiche ma a quel punto della mia vita ho deciso che avrei voluto fare un lavoro che mi permettesse di creare qualcosa fatto con le mie mani, qualcosa di cui fossi realmente appassionata e che rendesse felici le persone. Mi sono chiesta: “quale sarebbe il tuo lavoro ideale? Cosa ti piacerebbe davvero fare nella vita?” e così ho scelto di entrare nel fantastico mondo della panificazione.

In genere, il settore della panificazione è un settore tipicamente maschile…

Si è vero, tranne in Est Europa. In quei paesi, soprattutto in Russia, ci sono molte più donne panificatrici che uomini ed è davvero molto interessante questo aspetto! E' vero, io sono donna ma non potrei fare un mestiere diverso da questo… sono appassionata di lievito e fermentazione naturali e la scelta di specializzarmi nella panificazione è stata dettata da forte istinto e passione.

Secondo te qual è il valore aggiunto di una donna panificatrice rispetto ad un uomo?

Noi donne abbiamo un approccio molto differente rispetto all' uomo, ne sono fermamente convinta. Dalla mia esperienza  in diversi panifici gestiti da donne, ho notato che le donne sono più creative,  capaci di uscire fuori dagli schemi e più sensibili alle esigenze dei clienti.

Quali sono le tue maggiori fonti di ispirazione quando crei le tue ricette?

Utilizzo molto la tecnologia del “foodpairing” ma soprattutto chiedo direttamente ai clienti quali sono i loro gusti preferiti, per fare dei prodotti il più possibile personalizzati. Generalmente, cerco di aggiungere al pane semplice elementi nutritivi e bilanciati come ad esempio Softgrain, grani speciali, per far sì che un semplice impasto si arricchisca di proprietà nutritive. Inoltre, sperimento tantissimo diverse tecniche per dare aromatizzazioni e texture ai prodotti finiti, come: aggiunta di liquidi all’impasto, aggiunta di diversi quantitativi di acqua, inoltre sperimento tanto anche con i diversi tempi di lievitazione.

Quali sono, secondo te, le differenze fra l’Italia e gli altri Paesi?

In Italia la cultura della panificazione è molto forte, il pane è uno dei cibi che non manca mai durante tutti i pasti, viene servito in ogni occasione e raggiunge spesso una qualità davvero elevata. Sono stata ad Altamura qualche tempo fa, per scoprire questo fantastico tipo di pane e la caratteristica che mi ha sorpreso dell’Italia è proprio questa: grande diversità, aromi, sapori e tradizione anche solo tra regione e regione. Ero emozionata di fare una demo proprio in Italia e per me è stata un’ esperienza davvero significativa. E' importante per me sia trasmettere le mie conoscenze nel settore, sia conoscere anche le aspettative e le richieste dei professionisti.

Guarda il video riassuntivo della sua demo nell'Innovation Excellence Center di Torino.

"Pane" è la più accogliente, la più gentile delle parole. Scrivetela sempre con la maiuscola, come il vostro nome. Anonimo.