*L’assorbimento di acqua e i tempi di impasto possono variare a seconda del tipo di farina impiegata e del tipo di attrezzatura utilizzata.
Autore: Carlo Nodari
Livello di complessità:
Per razionalizzare il tuo lavoro ti consiglio di produrre il croissant settimanalmente e di surgelarlo dopo lievitazione (prelievitato-surgelato). Per ottenere un croissant più “briosciato” (con alveolatura più chiusa) ti consiglio di aumentare il numero di pieghe, esempio 3 a 3. In generale, nei prodotti laminati (croissant e sfoglie) più si stratifica e più la struttura diventa chiusa. Ti suggerisco di laminare il pastello abbassando i rulli gradualmente e di non scendere mai sotto i 6-7 mm di spessore per non danneggiare la stratificazione. Ti ricordo inoltre che lo spessore finale del pastello dipende anche dalla grandezza del triangolo che andrai a tagliare e dal peso che vuoi ottenere nel tuo croissant. L’immagine esemplifica i 2 principali tipi di piegatura (quella a 3 e 4 pieghe).