10 giu 2025
Una visita dal sapore speciale quella che lo scorso 4 giugno ha portato l'Ambasciatore del Belgio in Italia, Pierre-Emmanuel De Bauw, a visitare le sale del Museo del Cioccolato e del Gianduja Choco-Story di Torino. Accompagnato dal neonominato Console Onorario del Regno del Belgio a Torino, Giovanni Vittorio Giunipero di Corteranzo, il diplomatico ha potuto scoprire questo straordinario ponte culturale che unisce la tradizione belga del cioccolato con l'eccellenza piemontese.
Ad accogliere gli ospiti d'onore Alberto Molinari, general manager di Puratos Italia e Beatrice Cagliero, direttrice del Museo. Choco-Story Torino, aperto poco meno di un anno fa in Via Paolo Sacchi 38, rappresenta il primo museo della rete internazionale Choco-Story ad aprire in Italia, e il quindicesimo a livello mondiale.
Anche in questo caso, l’originale spazio espositivo nasce dalla passione e dalla visione di Eddy Van Belle, azionista ed ex presidente di Puratos Group, che ha fatto della passione per la storia del cioccolato la sua missione. Van Belle ha ideato il concept dei musei Choco-Story, già presenti in Belgio, Francia, Repubblica Ceca, Libano e Messico, con l'obiettivo di raccontare al grande pubblico l'affascinante evoluzione di questo alimento partendo dalla pianta del cacao sino alle moderne creazioni dolciarie.
Il percorso museale dedica particolare attenzione al profondo legame tra il Piemonte e la tradizione del cioccolato tanto che per la sede torinese il nome completo è diventato Museo del Cioccolato e del Gianduja. La seconda parte dell'esposizione racconta come la storia di Torino sia intrecciata indissolubilmente con quella del cacao: dalla prima licenza per commercializzare la bevanda al cioccolato, rilasciata nel 1678 da Madama Reale Giovanna Battista di Savoia Nemours, fino alla nascita del Gianduiotto a metà Ottocento, primo cioccolatino incartato al mondo e oggi riconosciuto come prodotto IGP.
Particolarmente affascinante la sezione dedicata alle macchine storiche di inizio Novecento, ancora perfettamente funzionanti, che testimoniano l'arte artigianale della lavorazione del cioccolato. Questi preziosi macchinari erano rimasti fino ad oggi nascosti nei laboratori della Pasticceria Pfatisch, Locale Storico d'Italia, e ora finalmente possono essere ammirati dal pubblico.
Questa visita mi suscita un sentimento di orgoglio: orgoglio per i legami tra il Belgio e il Piemonte resi possibili tramite il cioccolato, e orgoglio perché vedo il gruppo Puratos così attivo nella promozione del cioccolato qui in Italia.
Pierre-Emmanuel De Bauw - Ambasciatore del Belgio in Italia
È un grande onore e orgoglio avere qui l'Ambasciatore del Belgio in Italia e poter mostrare il grande lavoro realizzato per creare un posto unico in Italia. Questo Museo del Cioccolato esprime il profondo legame tra il cioccolato e la città di Torino, anzi il Piemonte e l'Italia intera. Il Belgio è uno dei Paesi protagonisti quando si parla di cioccolato di qualità e aver realizzato questo museo grazie al Presidente di Puratos e alla famiglia Van Belle è motivo di grande orgoglio per tutti noi.
Alberto Molinari - General Manager di Puratos Italia e consigliere in diplomazia economica del Belgio.
Il Choco-Story Torino offre un percorso immersivo attraverso oltre 700 oggetti della collezione personale di Van Belle, installazioni interattive, video storici e degustazioni, rendendo l'esperienza educativa e coinvolgente per visitatori di tutte le età. Il museo è aperto al pubblico con audioguide disponibili in italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco.
È una cosa bellissima essere riusciti a realizzare questo museo del cioccolato che sta funzionando molto bene e attira molte persone. Pfatisch è un Locale Storico d'Italia e possedeva questi macchinari di inizio Novecento che era un peccato non poter esporre. La collaborazione con Eddy Van Belle ci ha permesso di creare questo museo che sta riscuotendo grande successo.
Francesco Ciocatto - Proprietario della storica pasticceria Pfatisch